giovedì 16 settembre 2010

fitoterapia 33 settembre

fitoterapia 33 settembre

Modulation of the immune system by Boswellia serrata extracts and boswellic acids
H.P.T. Ammon – Phytomedicine 2010, In press

Consigliamo lo studio di questa revisione della letteratura perché prende in considerazione e valuta numerose pubblicazioni , in verità per la gran parte studi sperimentali e in vitro, che hanno misurato diversi tipi di reazioni immunitarie e la loro intensità  in seguito alla sommistrazione degli estratti di Boswellia in vari modelli. Naturalmente è stata confermata l’attività biologica di riduzione dell’attività della lipossigenasi e dell’elastasi, ma quel che sorprende è la possibile attività immunostimolante a vari livelli sia umorale che cellulare; che non sarebbe certamente benvenuta quando si intende trattare un paziente affetto da malattie infiammatorie croniche . Alcune pubblicazioni dimostrano infatti che a basso dosaggio gli estratti di Boswellia possono avere attività immunostimolante, tuttavia anche se non ci sono studi clinici nell’uomo che dimostrano tale effetto, probabilmente conviene sempre somministrare gli estratti di Boswellia a dosaggio pieno se si desidera un effetto antinfiammatorio.


The activity of medicinal plants and secondary metabolites on eosinophilic inflammation
AP Rogerioa,, A Sá-Nunesb, LH Facciolic -- Pharmacological Research 62 (2010) 298–307

Questa revisione della letteratura è molto interessante e particolare perché accentra l’attenzione sulle erbe medicinali che hanno attività antieosinofila, e quindi di grande interesse per il trattamento del paziente allergico che sempre più frequentemente, sia adulto che bambino, desidera una terapia integrativa perché stanco degli effetti collaterali dovuti ai farmaci di sintesi. Questa revisione seppure abbia il difetto di dare troppo spazio alla fisiopatologia delle cellule eosinofile e sia troppo sintetica nella descrzione delle piante medicinali, tuttavia è un ottima base di studio per chi intenda approfondire l’argomento, dal momento che sono descritte  numerose piante e principi attiviti di estratti ad attività antieosinfila.

Polyphenols of Camellia sinenesis decrease mortality, hepatic injury and generation of cytokines and reactive oxygen and nitrogen species after hemorrhage/resuscitation in rats.
M Lehnert, H Lind, Z Zhong,  R Schoonhoven, I Marzi, JJ Lemasters -- BMC Complementary and Alternative Medicine 2010, 10:46

Questo studio sperimentale è importante perché seppure  eseguito su animali da esperimento è a dosaggi di polifenoli del tè verde paragonabili a quelli umani (100mg/kg) e ciò che lo rende particolarmente interessante è il fatto di essere stato eseguito in una situazione clinica “estrema” come la lesione da ischemia-riperfusione,  con tali differenze tra le lesioni nei gruppi trattati rispetto a quelli verum ( addirittura sopravvivenza 70 vs 20%), e in diversi organi; tali che a nostro giudizio si è  indotti a pensare che i polifenoli del tè verde possano avere un’attività vasoprotettiva che va al di là del semplice abbattimento (attività scavenger) delle sostanze pro-ossidanti, e secondaria a qualche attività biologica ancora sconosciuta.